giovedì 29 luglio 2010

Finanziaria approvata con voto di fiducia, il Coisp: “Come avevamo previsto è piena di trappole..."


“Ecco fatto! La più squallida e vergognosa e velenosa manovra finanziaria è stata approvata, naturalmente con voto di fiducia e, esattamente come avevamo previsto, è piena di trappole e prese in giro. Lo sapevamo, noi sì. Avevamo previsto cosa sarebbe arrivato da questi governanti bugiardi e traditori, che non fanno che sputare sulla buona fede dei cittadini e sul sudore ed il sangue dei servitori dello Stato. E, ne siamo certi, lo sapevano anche gli ancor più squallidi lacchè che avevano già cantato vittoria, e che evidentemente hanno trovato più utile piegare la schiena. Ma per noi, adesso, inizia il tempo della vera protesta”. Non nasconde lo sdegno Franco Maccari, Segretario generale del Coisp, Sindacato indipendente di Polizia, di fronte alla manovra finanziaria appena approvata che, come denunciato dal Coisp da settimane, “riserva alle categorie più a rischio, compresi gli appartenenti al comparto sicurezza, un trattamento da schiavetti da rintuzzare e mettere ulteriormente in ginocchio”. "Tutti gli ordini del giorno sono stati approvati – spiega Maccari -, ma con un ultimo schifoso colpo di scena: il governo li ha accettati a condizione che venissero riformulati nel senso di inserire dopo le parole ‘impegna il governo’, la frase ‘a valutare l’opportunità di…’! Inoltre, come se non bastasse questo sfregio, ecco un ulteriore
insulto all’intelligenza: è stata fatta inserire l’aggiunta ‘se le condizioni di finanza pubblica lo consentiranno’. C’è da non credere a tanta arroganza nel prenderci a pugnalate!”.
“Dire che debbono vergognarsi per le proprie bugie e la propria capacità di violare il mandato che gli è stato assegnato nell’interesse dei cittadini è poco – tuona il Segretario del Coisp -! A cominciare dai ministri Maroni e La Russa, che più di ogni altro sono rei delle pugnalate inferte alle forze dell’ordine visto che a loro spetterebbe di difenderle. Da nausea. A questo punto a noi tocca di iniziare la protesta seria. Quel che i nostri vigliacchi alti papaveri ci hanno visto fare fin qui nel corso della campagna ‘Ci hanno pugnalato ale spalle’, e che anzi hanno tentato di impedirci di fare, preoccupandosi delle sfilate con le sagome dei poliziotti accoltellati, è niente!”.
“Altro che divieti e prescrizioni a settembre – conclude Maccari -! Ora ci dovranno veramente portare via con la forza bruta. Fino ad ora hanno avuto solo l’assaggio di un piccolissimo antipasto, da oggi in poi gli serviremo il vero pasto, che, visto i soli ingredienti utili che ci hanno lasciato da usare, sarà assolutamente indigesto!”.

mercoledì 28 luglio 2010

LA FIDUCIA ALLA MANOVRA FINANZIARIA E’ UN ATTO IRRESPONSABILE...


LA FIDUCIA ALLA MANOVRA FINANZIARIA E’ UN ATTO IRRESPONSABILE DA PARTE DI UN GOVERNO CHE HA TOCCATO IL SUO PICCO DI DEBOLEZZA MASSIMA, SIA IN TERMINI POLITICI CHE IN TERMINI DI GESTIONE, PUGNALANDO ALLE SPALLE LE FORZE DI POLIZIA ED UCCIDENDO LA “SICUREZZA” DEL PAESE!

“Porre la fiducia su un provvedimento così importante come la manovra finanziaria che condizionerà la vita dell’intero Paese e che innegabilmente darà un colpo quasi mortale al Comparto Sicurezza, significa ammettere la debolezza del Governo ma soprattutto significa forzare la mano in un momento drammatico per la tenuta della legalità in Italia”. A dichiararlo è Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia - che intervenendo sul voto di fiducia alla Camera sulla manovra finanziaria dice: “E’evidente che il partito di maggioranza che governa il Paese è in forte crisi e non è una crisi qualsiasi, è una crisi nata dalla mancanza di regole e di trasparenza sul concetto di legalità che per alcuni sembra essere diventato un qualcosa sulla quale si possa discutere e non un concetto ineccepibile. Ecco dunque che il Governo, per gettare, come sempre, fumo negli occhi della gente, forza la mano su un provvedimento disastroso, ben sapendo che forse lo stesso governo non avrà vita lunga”.
“E’ un atto di forza e di arroganza – continua Franco Maccari – che non fa bene al concetto di democrazia ma soprattutto renderà ancora più instabile un Paese che senza una guida certa e con la mannaia di un provvedimento finanziario capestro per i cittadini è destinato ad andare alla deriva”.
“Noi non ci prestiamo al gioco dei soldatini di stagno che dicono sempre e comunque sì – conclude il Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia - contestiamo aspramente le decisioni del Governo e continueremo a farlo senza sosta, convinti come siamo che sia irresponsabile far cadere sulle spalle degli italiani e soprattutto dei poliziotti il peso di una cattiva gestione dei conti dello Stato e soprattutto una cattiva predisposizione a governare un Paese quando in realtà non si riesce a governare neanche sè stessi”.

FINANZIARIA, VEGLIA FINALE DEL COISP DAVANTI A MONTECITORIO

E’ partita la “veglia” del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia – davanti a Montecitorio. E’ l’ultimo tentativo di sensibilizzare i deputati perché non vengano approvate le norme della Finanziaria che rischiano di portare al collasso il Comparto Sicurezza. Il presidio permanente davanti alla Camera dei Deputati – che non smobiliterà fino a domani, quando si voterà putroppo” la fiducia – conclude settimane intense di manifestazioni del Coisp contro la Finanziaria: cortei con l’”esercito di sagome” e vuvuzelas, l’assedio al Viminale dell’esercito di sagome di poliziotti pugnalati alle spalle e le manifestazioni unitarie a Montecitorio per chiedere anche le dimissioni del ministro Maroni, per continuare con la “persecuzione” delle sagome nei confronti soprattutto del ministro dell’Interno, ma anche degli altri componenti del Governo, braccati in ogni parte d’Italia dai sindacalisti del Coisp.
“Questo Governo ha ucciso la “sicurezza”, pugnalando alle spalle tutte le Forze di Polizia”, afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, commentando la manifestazione di oggi e domani davanti al palazzo di Montecitorio, durante la quale vengono accese candele e lumini “in memoria” della Sicurezza defunta del nostro Paese. “La Finanziaria - dice Franco Maccari - non soddisfa gli Operatori della Polizia di Stato e dell’intero Comparto Sicurezza-Difesa, e rientra in un disegno più ampio di distruzione della legalità nel nostro Paese”. “Il Governo - continua Maccari - sulla sicurezza fa solo parole, e getta fumo negli occhi ai cittadini. Per questo abbiamo ritenuto un nostro dovere avviare una protesta senza precedenti che serve soprattutto ad aprire gli occhi ai cittadini e ai colleghi”. Per questo il COISP ha annunciato fin da ora un “autunno caldo”, che vedrà in piazza le Forze di Polizia contro un Governo che continua a tradire gli impegni presi con gli Operatori della Sicurezza e tutti i cittadini.

martedì 27 luglio 2010

Parte della politica rimette al centro della discussione la questione morale e la tematica della legalità.

“Ci sembra quanto meno curioso che, nel momento in cui qualcuno in un partito chiede una verifica di legalità, senza per altro lanciare accuse di nessun tipo ma chiedendo il coinvolgimento di tutti, venga minacciato, perché di minacce si tratta, di essere espulso dal partito stesso.” - Lo sostiene Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia – entrando, da osservatore, nel dibattito politico attuale che sta animando la politica italiana e soprattutto il partito di maggioranza relativa in Italia. “E se non fosse curioso, ci sembrerebbe quantomeno inquietante pensare che, visto che questa verifica di legalità riguarda uomini di Governo che dovrebbero avere tutto l’interesse a mostrarsi al Paese in maniera specchiata, ci sia qualcuno che invece non vuole che si arrivi fino in fondo a una verità, che se da un lato per i protagonisti potrebbe essere solo scomoda, per il Paese sarebbe devastante. Allora la domanda sorge spontanea - dice Franco Maccari - perché piuttosto che vivere con la cappa del sospetto sulle proprie teste e soprattutto piuttosto che gettare l’intero Paese e l’intero sistema democratico nell’angoscia che sia accaduto qualcosa di inenarrabile, il Pdl non diventa collaborativo soprattutto al suo interno?”.
“Non è una sorta di giustizialismo da piazza quello che si chiede, né l’indizione di processi sommari che vengano celebrati al di fuori dai luoghi deputati, ma un normale quanto sano percorso democratico che accolga le istanze e le preoccupazioni di una parte che, questo è certo, non è solo una parte politica ma anche una parte consistente del Paese, e le svisceri al punto da individuare precise responsabilità. Il solito metodo del "parlar d’altro per non parlare delle cose importanti" ha stancato ha esaurito il suo effetto depistante. La gente ora vuol sapere, ma soprattutto il Paese deve conoscere la verità. Ecco perché, - conclude il Segretario Generale del Coisp - pur senza prendere posizioni personali e personalistiche, noi crediamo che laddove ci sia anche un minimo sospetto, i responsabili debbano compiere un atto di grande coraggio, chiarire le loro posizioni rispetto alle vicende che li vedono coinvolti e dove e se necessario ripartire. Non ci piacciono i metodi da "signorsì" che alcuni leader del Pdl vorrebbero imporre. La politica e la gestione della cosa pubblica non è solo cosa loro, ma interesse di tutti. Questo significa difendere la legalità.”

lunedì 26 luglio 2010

IL COISP NELLE GIORNATE DEL 27 E 28 LUGLIO ORGANIZZA UNA “VEGLIA” SOTTO PALAZZO MONTECITORIO

“Se qualcuno ci chiederà il perché di una veglia sotto il Palazzo di Montecitorio sapremo cosa rispondere. Perché questo Governo ha ucciso la “sicurezza”, che con una pugnalata ha trafitto la funzionalità di tutte le Forze di Polizia, e noi stiamo vegliando su di essa”. E' questa l'ultima provocazione di lotta e di protesta che lancia Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - che domani mattina e il giorno successivo porterà il COISP sotto il Palazzo della Camera dei Deputati dove continua la discussione della manovra finanziaria. “Queste decisioni - dice Franco Maccari - non solo non soddisfano nessuno degli Operatori della Polizia di Stato e dell’intero Comparto Sicurezza, ma sono quanto di peggio il Governo potesse partorire nei confronti di un Comparto che ad oggi è l'unico a garantire la tenuta democratica dello Stato”.
“Un Governo che vive di apparenza, parole, che getta fumo negli occhi e che non riesce a stabilire quali siano le vere priorità per un intero Paese. Un Governo che necessariamente deve essere smascherato - continua il Segretario Generale del Coisp - ed al quale non smetteremo di far sentire il nostro fiato sul collo. Quindi, chi pensa che le nostre proteste terminino qui, si sbaglia. E di grosso!! La pausa estiva servirà solo per rigenerarci, per segnare un nuovo punto di partenza e per organizzare nuove forme di lotta da mettere in atto in autunno. Annunciamo già da ora un autunno caldo e di piazza del Sindacato di Polizia per continuare a sbugiardare il Governo Berlusconi con un vero e proprio braccio di ferro per far capire concretamente ai cittadini che CI HANNO PUGNALATO ALLE SPALLE!”.
“Se qualcuno ha pensato con la sicurezza e la legalità di poter fare il gioco delle tre carte - conclude Franco Maccari - si sbaglia: noi i bari siamo abituati a scoprirli ed a smascherare il loro gioco falso. E lo faremo anche questa volta”.

venerdì 23 luglio 2010

MOMENTI DI TENSIONE CON UN SOLERTE PAPAVERO

Una manifestazione che ha avuto un successo straordinario, e durante la quale non sono mancati momenti di particolare tensione. “La scritta ‘Ministro dimettiti! Anche tu!’ deve avere fatto saltare la brocca a qualche solerte ‘alto papavero’ del Ministero, che è sceso infuriato tra i manifestanti, spintonando e strappando il nostro striscione. Alla fine sono intervenute, del tutto inutilmente, persino alcune Volanti! La calma è tornata con l’intervento del Questore di Roma in persona”. La rabbia e l’indignazione dei poliziotti non è dunque passata inosservata nelle stanze del Ministero, invase dal frastuono di decine di vuvuzelas….

IL COISP MANIFESTA AL VIMINALE E CHIEDE LE DIMISSIONI DI MARONI

Con un grande striscione esposto davanti al palazzo del Viminale, i poliziotti del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, hanno chiesto le dimissioni del Ministro dell’Interno Maroni. E’ stato un “assalto” in piena regola, pacifico ma rumoroso, quello messo in atto questa mattina dal COISP, che ha portato davanti al Palazzo del Ministero un esercito di sagome di poliziotti pugnalati alle spalle. Una manifestazione che ha avuto un successo straordinario, e durante la quale non sono mancati momenti di particolare tensione. “La scritta ‘Ministro dimettiti! Anche tu!’ – dice Maccari, Segretario Generale del COISP – deve avere fatto saltare la brocca a qualche solerte ‘alto papavero’ del Ministero, che è sceso infuriato tra i manifestanti, spintonando e strappando il nostro striscione. Alla fine sono intervenute, del tutto inutilmente, persino alcune Volanti! La calma è tornata con l’intervento del Questore di Roma in persona”. La rabbia e l’indignazione dei poliziotti non è dunque passata inosservata nelle stanze del Ministero, invase dal frastuono di decine di vuvuzelas. Con un volantinaggio il COISP ha denunciato “la grave azione del Governo nei confronti della sicurezza del paese e nei riguardi di chi è costretto a mettere a rischio la propria vita per salvare quella degli altri”. I poliziotti pugnalati alle spalle rappresentano il tradimento da parte della maggioranza di Governo nei confronti delle Forze dell’Ordine e dei cittadini: “Invece di essere coerente con quanto sbandierato in campagna elettorale – si legge nel volantino distribuito dal COISP - l’attività di Governo del centrodestra è sinora stata caratterizzata dalla volontà di punire poliziotti e magistrati, colpevoli delle innumerevoli indagini che hanno portato alla luce cricche di signorotti dediti a trarre profitto dalla gestione della cosa pubblica. Tutti zitti, stiamo rubando: questo è il messaggio che si percepisce analizzando l’attività politica degli ultimi mesi. Leggiamo che la ‘privacy’ degli accordi finalizzati a rubare non può essere violata dalle intercettazioni.
Leggiamo che poliziotti e magistrati devono pagare per la violata maestà e poco importa se a farne le spese saranno anche e principalmente i cittadini la cui Sicurezza verrà sempre meno, poco importa se i soggetti nei cui confronti il Governo alza ancora una volta la mannaia sono coloro che muoiono per salvare la vita degli altri, coloro che hanno giurato di far rispettare le leggi dello Stato a prescindere dal ‘colore’ di chi è al Governo. Ci stanno punendo e, ancora una volta, ci stanno accoltellando alle spalle!!!”. “La manovra finanziaria in discussione alla Camera dopo essere già passata al Senato con l’ennesimo voto di fiducia - spiega ancora il COISP - è assolutamente un’offesa alla specificità del lavoro dei poliziotti tanto propagandata da questo Governo. Il trattamento economico, compreso quello accessorio, bloccato per 4 anni (da una media di 6-7.000 ad oltre 10.000 euro in meno per i poliziotti); l’efficacia ai fini esclusivamente giuridici e non anche economici delle progressioni di carriera che interverranno negli anni 2011, 2012 e 2013 (anche qui in media qualche migliaio di euro in meno per i poliziotti); l’appropriazione di tutti gli stanziamenti sinora accantonati per il riordino delle carriere; le penalizzazioni economiche per il trattamento di fine rapporto, la reale possibilità che le ore di lavoro straordinario e tutte le indennità dovute per corrispondere servizi particolari non vengano pagate. Ed in cambio di tutto il Governo vorrebbe darci appena 80 milioni di euro per il 2011 ed altrettanti per il 2012, e pretenderebbe pure che diciamo grazie! E’ questa la più vergognosa azione fatta da un Governo contro noi poliziotti, ed il COISP DICE NO!
Non citiamo i tagli ai capitoli di spesa necessari per il funzionamento dell’apparato sicurezza, perché da adesso le nostre priorità saranno gli stipendi dei poliziotti e la serenità delle loro famiglie”. “Il governo sta infliggendo coltellate mortali al Sistema della Sicurezza: senza risorse e senza mezzi, le Forze dell’Ordine non potranno più garantire un adeguato controllo del territorio e quindi la sicurezza dei cittadini, né si potranno fare rispettare efficacemente le Leggi dello Stato”, spiega Franco Maccari. “Se si è arrivati a questo punto – conclude il leader del COISP – certamente non è esente da responsabilità il Ministro dell’Interno, che non ha saputo, o peggio non ha voluto, tutelare il personale della Polizia di Stato, né l’intera Sicurezza del Paese che dipende soprattutto dal suo Ministero: per questo abbiamo chiesto le sue immediate dimissioni”. Le sagome del COISP si sono poi trasferite in Piazza Montecitorio, dove si è svolta la manifestazione unitaria delle organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza-Difesa e dei Vigili del Fuoco, per mostrare anche ai Deputati della Repubblica l’indignazione di tutti quegli uomini e quelle donne che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la difesa del Paese, anche a sacrificio della propria vita, ricevendo in cambio dal Governo soltanto umiliazioni e mortificazioni. E’ stato l’ultimo appello dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine ai rappresentanti del Popolo, perché si impegnino a determinare un’inversione di rotta e il cambio del testo della manovra Finanziaria, per scongiurare la morte del comparto Sicurezza-Difesa.