domenica 9 dicembre 2012

PROTESTE VIOLENTE, IL COISP ALL'AUDIZIONE ALLA CAMERA


 
Presso la Sala del Mappamondo, la Commissione Affari costituzionali si è svolta l'audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato e di rappresentanti del COCER dell’Arma dei Carabinieri e del COCER del Corpo della Guardia di Finanza, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure da adottare per prevenire e contrastare tali fenomeni.
Grande intervento del Segretario Generale del COISP Franco Maccari
 

venerdì 7 dicembre 2012

PROTESTE VIOLENTE, IL COISP ALLA CAMERA

Maccari: “Non sorprende ma resta incomprensibile ed ingiustificabile quanto la politica sia lontana dalla realtà, dai cittadini, dalle loro esigenze ed aspettative. E’ cieca e del tutto sorda”



“Fa veramente cascare le braccia comprendere quanto abissale sia la distanza fra la politica e la gente, i cittadini, le loro esigenze, le loro aspettative, le loro opinioni. Questa grave e colpevole incomprensione, questa pervicace cecità, e questa sordità perfettamente funzionale al solo mantenimento dei privilegi di pochi, sono le premesse fondamentali per il proliferare e linasprirsi delle proteste e degli sfoghi di piazza cui sistematicamente si mescolano delinquenti veri e propri, che noi siamo chiamati a fronteggiare senza i mezzi adeguati e con limpossibile compito di metterci a mediare’ in situazioni infernali. Dotare i Garanti della sicurezza di strumenti idonei e intervenire severamente con chi si arma contro le Forze dell’Ordine ed i concittadini, sono rimedi necessari ad un male che può e deve anche essere prevenuto, con lascolto serio e reale delle richieste di milioni di persone esasperate e disperate, che offrono unincolpevole copertura a veri e propri terroristi protagonisti di una nuova stagione eversiva”.

E’ questa la sintesi dellintervento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, sentito oggi dalla Commissione Affari Costituzionali nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure da adottare per prevenire e contrastare tali fenomeni.

Maccari, che ha fatto precedere il suo intervento da una puntuale e dettagliata analisi riportata per iscritto in un documento inviato in Commissione, ha parlato di fonte ai parlamentari evidenziando ciò che da mesi il Sindacato Indipendente va ripetendo, e cioè la pressante necessità che si smetta “di ritenere i Poliziotti servi del potere politico piuttosto che Servitori dello Stato”, che si smetta di umiliare gli uomini e le donne in divisa sia sotto laspetto professionale che economico”, e che si provveda a “dotare le Forze di Polizia di risorse adeguate per svolgere in maniera quantomeno accettabile il proprio lavoro”, considerato soprattutto il contesto delle manifestazioni pubbliche dove “i Poliziotti vengono mandati a vigilare ed a fronteggiare continue aggressioni di violenza sempre crescente potendo contare solo sulla propria pistola e sulle proprie mani, sapendo perfettamente che non si può garantire l’ordine pubblico facendo a botte, e che non si può reagire anche contro il più violento degli aggressori mescolato alla folla perché altrimenti si viene bollati come torturatori che reprimeno il dissenso”. Ma soprattutto Maccari ha sottolineato come sia necessario “iniziare a considerare il fatto che i Poliziotti sono quegli stessi cittadini che oggi si sentono umiliati, tartassati e presi in giro da una politica strafottente ed arruffona, ed iniziare a pensare che una volta che si toglie tutto ai cittadini non si è fatto altro che lasciare loro la cosa più pericolosa, ovvero la rabbia!”.

Questa, per il Segretario Generale del Coisp, è la chiave di lettura del drammatico periodo che l’Italia sta attraversando, e dal quale si potrà uscire “non certamente marchiando i Tutori dell’Ordine come avanzi della più dittatoriale delle galere,  ma garantendo la massima disponibilità possibile allascolto, al confronto ed alla mediazione che devono essere attuati proprio dai politici, dai parlamentari, da chi, cioè, ha la facoltà di incidere nella vita dei cittadini, di tante famiglie, di tante persone i cui diritti fondamentali sono sempre più in gioco. Gli stessi chiamati a compattarsi in difesa della cittadinanza e delle Istituzioni dello Stato che noi siamo chiamati a tutelare e difendere, aspettandoci però che le Istituzioni difendano noi e non alimentino distorte letture dolosamente utilizzate in campagne denigratorie contro le Forze dellOrdine, utili a spostare il bersaglio della rabbia e dalla frustrazione degli italiani da chi prende le decisioni a chi è deputato a far rispettare le leggi e le regole nell’interesse di tutti”.

“I Poliziotti -ha concluso Maccari- si frappongono fra i cittadini che esercitano il sacrosanto diritto di manifestare le proprie inascoltate idee e le Istituzioni italiane che quelle idee non recepiscono e non conoscono minimamente. Sono l’unica garanzia di tutela e di difesa degli uni e degli altri, ma sono attaccati e bistrattati dagli uni e dagli altri. Questa è la triste realtà, e se il Parlamento non si farà carico di comprenderla seriamente e di adottare i conseguenti e concreti comportamenti non se ne verrà fuori, e non ci sarà indagine conoscitiva che tenga”.

mercoledì 5 dicembre 2012

CONVENZIONE TIM - MINISTERO DELL'INTERNO

ATTENZIONE AL ROAMING DATI ALL'ESTERO ED ALL'ATTIVAZIONE DI SERVIZIAGGIUNTIVI
Continuano a giungere a questa Segreteria Nazionale segnalazioni di colleghi che, essendosi recati all'estero ed avendo attivato il roaming dati sull'utenza in convenzione TIM, si trovano poi a dover pagare cifre esorbitanti nelle bollette telefoniche, anche oltre i 1.000 euro.
Appare utile ricordare che il servizio di roaming dati all'estero NON rientra nella convenzione TIM Dati nei bundle da 5 o 20 Gb/mese e che, quindi, il costo della connessione dati dipenderà dal gestore telefonico del paese ove ci si collega con il proprio terminale.
Al fine di evitare brutte (e salatissime) sorprese, si consiglia quindi di NON attivare il roaming dati sul proprio telefono quando ci si trova all'estero.
L'attivazione del roaming fonia, cioè per ricevere o fare telefonate, inviare e ricevere sms NON comporta automaticamente l'attivazione anche del roaming dati. 
Viene anche segnalato, soprattutto dai possessori di smartphone, l'attivazione non richiesta di servizi aggiuntivi in abbonamento, (giochi, suonerie, ecc.) dei quali si viene a conoscenza solo al momento dell'addebito della bolletta in busta paga.Il Coisp è già intervenuto presso il Dipartimento al fine di impedire di default l'attivazione di questi servizi aggiuntivi, cosa che può avvenire anche in modo involontario, semplicemente cliccando su link o sulle pubblicità che appaiono in alcune pagine internet.
In attesa di definire la procedura nel senso auspicato dal Coisp, al momento si consiglia a tutti di inoltrare richiesta di "barring" a mezzo del portale dedicato alla convenzione TIM in Doppiavela, purtroppo raggiungibile solo via rete intranet. Se non si dovesse ricevere risposta entro un limite di tempo ragionevole, contattare il servizio clienti TIM dedicato alla convenzione al numero verde 800191101, facendo riferimento al numero di pratica ottenuto al termine della procedura su Doppiavela, e verificando con l'operatore che il "barring" sia stato attivato sulla propria utenza. In tal modo si impedirà l'attivazione di servizi in abbonamento con società terze.
Attualmente la procedura prevede che prima venga inoltrata la richiesta attraverso il portale e solo dopo, con il numero di pratica, si verifichi tramite l'operatore, non potendo quest'ultimo attivare/disattivare servizi collegati alla convenzione in assenza di una richiesta formale dell'intestatario dell'utenza.

 

mercoledì 28 novembre 2012

RIORGANIZZAZIONE DELLA PRESENZA DELLO STATO SUL TERRITORIO


“Quello di oggi con i Vertici dell’Amministrazione è stato certamente un incontro proficuo sotto più aspetti, perché abbiamo rilevato che i contributi ai provvedimenti in discussione da noi forniti nei giorni scorsi sono stati recepiti, perché abbiamo raccolto con ancor più soddisfazione la totale condivisione del Ministro e del Vice Capo Vicario della Polizia delle nostre posizioni critiche rispetto a tutte le questioni che in questo periodo, più che mai, offendono il Personale del Comparto, ed anche perché è stata l’ennesima occasione per ribadire quali siano i paletti oltre i quali non accetteremo mai che si vada penalizzando così i colleghi in maniera intollerabile”.

E’ il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo l’incontro avuto oggi con il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, il Vice Capo Vicario della Polizia, Alessandro Marangoni, e lo staff al completo dell’Amministrazione e del Ministro. Una riunione sul tema della “riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio, e cioè sulla necessità di rivedere presidi e compiti dopo la prevista riduzione delle Province, ma nel corso della quale c’è stato spazio anche per le questioni di stretta attualità legate all’ordine pubblico, alla famigerata identificazione del personale, alle pensioni e così via.   Ai partecipanti è stata fornita lultima bozza dellemanando regolamento che dovrebbe seguire il provvedimento di riduzione delle Province per una riorganizzazione dei presidi statali nelle varie zone, ed il Coisp, per quanto abbia espresso soddisfazione nel vedere che le modifiche apportate alla versione inviata in precedenza hanno tenuto conto di tutte le osservazioni, ha voluto comunque precisare di non ritenere “assolutamente urgente approntare in tutta fretta questo regolamento - ha spiegato Maccari -, non tanto e non solo in attesa che la prevista ‘sfoltita’ degli Enti intermedi divenga realtà, cosa che è ancora in dubbio; ma soprattutto perché questa dovrebbe essere unoccasione, da non lasciarsi sfuggire, per una reale razionalizzazione di risorse e competenze, per una revisione degli uffici e delle mansioni affidate, nello specifico, alla Polizia di Stato, per leliminazione di inutili duplicazioni, per rendere più efficiente e meno dispendiosa la presenza sul territorio, perché si attui un reale e serio coordinamento tra le forze in campo, e molto altro. Non cè motivo di correre - ha ribadito nuovamente il Segretario del Coisp -, è più importante fare le cose che servono davvero”.

Il Coisp ha incassato le parole rassicuranti di un Ministro Cancellieri ancora una volta molto apprezzata, che ha seccamente condannato le critiche e gli attacchi mossi in queste settimane alla Polizia ed agli altri Operatori della Sicurezza soprattutto a seguito di delicatissimi servizi di ordine pubblico svolti in occasione delle manifestazioni pubbliche più “calde”, escludendo lipotesi di ricorrere allutilizzo dei “denigranti” numeri identificativi sulle divise degli Agenti, e condividendo inoltre un’altra serie di prese di posizione espresse anche e soprattutto dal Coisp, ad esempio per quanto riguarda il progetto di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico che aggraverebbero in maniera ingiusta ed insostenibile le condizioni degli Operatori del Comparto. “Loccasione è stata propizia ha aggiunto Maccari per ribadire che non arretreremo di un solo passo su questioni come quella delle pensioni. Non tollereremo ulteriori vessazioni nei confronti dei colleghi, che si vorrebbero sfruttare in maniera indegna, offendendone la dignità oltre che la persona fisica. Come possiamo accettare un progetto, come quello della Fornero, che imporrebbe di pagare un vero e proprio dazio ai colleghi che, pur avendo lavorato oltre 42 anni, decidono di andare in pensione anche se non hanno ancora raggiunto 58 anni di età anagrafica? E’ unidea sciagurata e ingiusta, e siamo pronti a seguire il Ministro del Lavoro dappertutto - ha concluso il leader del Coisp -, in modo che veda le nostre sagome dei Poliziotti pugnalati alle spalle ovunque giri gli occhi, così da aver bene presente un dissenso che non riuscirà ad appianare mai, neppure piangendo come una fontana a reti unificate”.